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domenica 22 luglio 2007

Solitudine


Sui biglietti di partecipazione per le nostre nozze Maria Luisa ed io abbiamo fatto stampare la seguente frase.

Desideriamo che la gioia del nostro matrimonio possa trasmettersi a tutti voi ed anche a chi non vive nella serenità ed ha problemi.
Per questo saremmo felici di sapere che avete devoluto in beneficenza quanto pensavate di destinarci come regalo.
Se volete, potete farci partecipi della vostra iniziativa.

Ieri pomeriggio ha telefonato mia suocera per un suggerimento circa la destinazione di questa oblazione. Per scelta non ho voluto darle nessuna indicazione precisa appoggiando invece le proposte che via via andava facendo in autonomia.

Proseguendo la piacevole chiacchierata mi parlava di un'anziana conoscente che l'aveva chiamata per avere un poco di latte a negozi ormai chiusi. Non è difficile pensare che quella in realtà fosse una scusa per fare due parole e sottrarsi così a quello stato di solitudine che tanti anziani patiscono in ogni periodo dell'anno, ma soprattutto nei mesi estivi.

Poi nel pomeriggio ho ricevuto la visita di una delle mie vicine che veniva a portarmi la sua quota per le spese condominiali. Era raggiante e felice per aver trovato nella buca delle lettere il cartoncino con l'annuncio delle nostre nozze. Questa stessa vicina, con una punta di orgoglio, mi aveva confidato lo scorso anno che di lì a pochi giorni avrebbe celebrato col marito il suo cinquantesimo anniversario di matrimonio. Oltre alle mie felicitazioni non avevo potuto nascondere un poco di rammarico per un traguardo che a me non sarebbe toccato. Quello probabilmente no, anche se non si può mai dire, ma un nuovo percorso di vita a due, contro ogni aspettativa, stava già germogliando.

La briosa vicina nel continuare il discorso sul matrimonio aggiungeva che l'amore dei figli è grande, ma è ancora dallo sposo che si riceve un complimento gratificante, una parola d'incoraggiamento in un momento di stanchezza. Lei lo dice sempre alle sue amiche anziane ed anche a quelle più giovani: "tenetevi strette il vostro marito".

Per parte mia aggiungevo che comunque, in ogni caso, anche quando le cose sembrano andar male, vale sempre la pena di investire sul proprio coniuge e sforzarsi di ritrovare motivi d'intesa anziché rivolgere lo sguardo altrove.

In questi mesi di vacanza capita spesso di vedere, al mare od in montagna, spose sole con al seguito i figli e magari anche i nonni. Ed i mariti dove sono? Rimasti in città ad occuparsi del lavoro? Bisognerebbe trovare il modo di trascorrere le ferie insieme anziché farne ottima scusa per momenti di reciproca evasione alla ricerca poi di chissà quale emozione che non ha pari con quella che possiamo provare per chi ha condiviso con noi la buona, ma anche la cattiva sorte, la salute, ma anche la malattia. E' un fisico più aitante che distoglie il nostro sguardo e fa nascere in noi un cuore diviso? E' lo sbandamento di mezza età che coglie noi uomini e ci fa pensare o meglio temere di aver perso il lato migliore della vita? E' un qualche desiderio di eterna giovinezza che spinge voi donne a stuzzicarci e sentirvi così ancora desiderabili e desiderate come in gioventù?

Poi un giorno ci sediamo e ci rendiamo conto che ci siamo affannati tanto a cercare quello che avevamo già lì accanto a noi.

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